I gesuiti a Bergamo
La prima venuta a Bergamo dei Gesuiti risale al 1711, data in cui furono chiamati dal Consorzio della Misericordia ad insegnare nel Collegio Mariano che aveva sede nell’attuale Conservatorio Donizetti in via Arena.
I padri gesuiti avevano ormai un consolidato piano pedagogico e disciplinare (Ratio studiorum). In teoria il loro compito avrebbe dovuto attenersi esclusivamente all’aspetto didattico, in base alle disposizioni di Venezia, ma di fatto dovevano aver svolto anche azioni di tipo pastorale, viste le tante disposizioni testamentarie in loro favore.
Questo apostolato ebbe la durata di una ventina d’anni e portò come frutti diverse vocazioni nell’Ordine. Padre Luigi Mozzi, uno di questi alunni, introdusse l’istituzione dell’Oratorio, che fu l’esempio per i moderni oratori, compresi quelli di don Bosco.
La soppressione della Compagnia si protrasse dal 1773 al 1874, quando il vescovo mons. Speranza richiamò i Gesuiti a Bergamo e permise all’allora prevosto di S. Alessandro in Colonna, mons. Pietro Cagliaroli, di affidare loro la chiesa succursale di S. Giorgio, di proprietà della parrocchia, precedentemente officiata dai padri francescani.
Così il 9 dicembre 1874 entrarono in S. Giorgio quattro gesuiti, guidati da padre Giovanni Mai, originario di Schilpario (figlio di un cugino del cardinale Angelo Maj, anch’egli gesuita), che per circa vent’anni fu il superiore e può essere di fatto considerato il fondatore e animatore della comunità gesuitica di Bergamo. Egli dedicò fin dall’inizio una speciale attenzione e cura ai giovani, partendo da due scuole di catechismo già esistenti al suo arrivo, una maschile ed una femminile.
Stava nascendo l’idea di oratorio: c’erano le persone, ma mancavano gli spazi per operare. L’intervento di due amici benefattori, il conte Medolago Albani e l’avvocato Andrea Salvi in modo diverso intervennero materialmente per la realizzazione dell’oratorio. Nel 1884 fu inaugurata la prima sede che comprendeva l’ala centrale dell’edificio e l’attuale campetto di basket e pallavolo. Nel 1900 la donazione di un negoziante, il signor Roberto Fassi, permise di aggiungere il campo e l’edificio a sud, inizialmente destinato a cappella e poi trasformato in teatro. Negli anni ’30 l’edificio subì qualche sistemazione, ma non sostanziali modifiche.
Nel 1895 fu stipulata fra la curia vescovile di Bergamo e i padri Gesuiti una convenzione che fece successivamente registrare vari aggiornamenti.
I gesuiti avviarono in S. Giorgio un’attività spirituale in linea con la pastorale del tempo; ma, oltre all’assistenza religiosa, curarono particolarmente l’animazione dell’Apostolato della preghiera e la Congregazione Mariana.