Celebrazione degli impegni in CVX – Ad maiorem Dei gloriam
E’ stata molto intensa la partecipazione all’Eucarestia prefestiva di sabato 3 dicembre 2016, festa di San Francesco Saverio, durante la quale alcuni membri della nostra comunità hanno pronunciato l’impegno.
Ma cos’è l’impegno?
Chi appartiene alla CVX vive la propria spiritualità tenendo come punto di riferimento la comunità, essenziale nell’aiutare ciascuno a crescere nella fedeltà alla propria vocazione e missione.
Durante il cammino di formazione, la comunità, appunto, propone ai nuovi membri di discernere in merito alla loro volontà di proseguire il cammino, chiedendo se hanno riconosciuto la CVX come propria vocazione all’interno della Chiesa. Chi dà risposta positiva pronuncia l’impegno temporaneo e dopo alcuni anni, sempre con un discernimento personale e comunitario e non prima di aver vissuto l’esperienza degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio, assume l’impegno permanente nella comunità.
L’impegno temporaneo esprime il desiderio di vivere il proprio presente secondo lo stile della CVX e di ricercare con determinazione la volontà di Dio, utilizzando gli strumenti ignaziani. Questa decisione non è facile da prendere per tutti, perché ci si preoccupa di non riuscire a restare coerenti. In realtà si tratta solo di un punto di partenza per un cammino nuovo, che va più in profondità nella sequela di Cristo secondo lo stile CVX. La comunità ha il compito di ricordare che si tratta di capire quale risposta desideriamo dare ad un Signore che ci ama e ci chiama così come siamo.
Qualcuno teme di legarsi attraverso l’impegno permanente con un laccio che appesantisce la vita, prendendo una decisione che compromette la propria libertà. È frutto di un cammino rendersi conto che si è liberi nella misura in cui si sa dare alla propria vita l’orientamento che risponde ai desideri più profondi del proprio cuore. “Permanere – diceva Umberto Bovani, ex-presidente della CVX nazionale – significa osare ed andare fino in fondo, non sostare sulla soglia. E’ atto di responsabilità”. E’ come l’atto di fiducia che Maria ci testimonia con il suo “Sì” alla proposta dell’Angelo, diventando per ciascun membro della CVX modello della nostra risposta alla chiamata.
E’ alla luce di questo che sabato 3 dicembre 2016, dopo uno specifico percorso di formazione, Maria Cristina, Maria Novella, Mario e Stefano hanno pronunciato il loro impegno temporaneo,
mentre Miett e Patrizia hanno assunto l’impegno permanente. Con emozione, a stento celata, la coordinatrice ha chiamato a presentarsi alla comunità e alla chiesa locale riunita per la celebrazione eucaristica le persone che avevano manifestato la volontà di impegnarsi. Insieme, prima gli uni, poi le altre hanno pronunciato la formula specifica per ciascun impegno mentre subito dopo gli altri membri presenti della comunità hanno rinnovato il proprio impegno preso anni fa.
Al termine della Messa è stato consegnato a ciascuno un segno:
- a chi ha preso l’impegno temporaneo una piccola chiave a significare la disponibilità ad aprire senza paura il cuore al Signore;
- a chi ha preso quello permanente un anello che porta inciso il Padre Nostro per suggerire la fraternità.
La celebrazione è stata presieduta da P.Massimo Tozzo SJ, assistente della CVX di Bergamo; hanno concelebrato Mons.Gianni Carzaniga, parroco di S. Alessandro in Colonna (che dopo la partenza dei Padri Gesuiti conduce la chiesa di S. Giorgio) e Don Tullio.
Il 3 dicembre è la festa di S.Francesco Saverio, uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola, annunciatore del Vangelo e modello della missione: il suo scopo era quello di far crescere il nome di Gesù Cristo tra i popoli che non lo conoscevano. Voleva far sì che gli uomini conoscessero il loro Creatore e che il Creatore fosse glorificato dalle Sue creature.
È questo il motivo che ci ha spinti a scegliere questo giorno per la celebrazione degli impegni: che la nostra missione sia realmente un a festa, volta al raggiungimento della Maggior Gloria di Dio Padre (Ad maiorem Dei gloriam).