Il catechismo in parrocchia

La parola a Rosanna… l’organizzazione

Ormai da molti anni presso il Centro San Giorgio non viene più effettuata la catechesi, perché i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana vengono celebrati nella parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna. Questo ha comportato che alcuni aderenti alla CVX si siano resi disponibili ad offrire tale servizio presso l’oratorio dell’Immacolata, su invito del Parroco e del Curato.

I ragazzi che partecipano alla catechesi parrocchiale sono circa 200, suddivisi per età e classi scolastiche frequentate, a partire dalla seconda elementare fino alla seconda media. In questo lungo cammino, vengono supportati da una ventina di catechiste, che periodicamente partecipano ad incontri di formazione tenuti dal Parroco e dal Curato, presso i locali dell’oratorio. Una volta l’anno il Vescovo incontra tutti i catechisti della Diocesi presso il Seminario cittadino.

Periodicamente tutte le classi del catechismo partecipano ad una giornata di ritiro, ovviamente di domenica, al termine della quale ai genitori dei ragazzi viene presentato il lavoro svolto dai figli. Per i ragazzi che riceveranno la Prima Comunione è previsto un ritiro di alcuni giorni presso la Casa Parrocchiale di Bratto, mentre per i cresimandi è previsto un ritiro di alcuni giorni ad Assisi.

Sono questi i momenti forti particolarmente sentiti e partecipati dai ragazzi e dalle famiglie.

                                                                                                                   Rosanna

La parola ad Anna… l’esperienza

Ritengo che essere catechista sia una chiamata alla missione evangelizzatrice. Una chiamata che a volte giunge inaspettata quando si è profondamente sperimentata la bontà di Dio e c’è il desiderio di trasmettere questa esperienza ai bambini.

Ecco… i bambini… Intanto mentre parliamo loro di Gesù ci arricchiamo per primi noi, poi loro sono le persone più semplici e ricettive.

Purtroppo spesso accade che nello svolgere questa bella missione si incontrino bambini indisciplinati, rumorosi, che non ascoltano ed è proprio in questi momenti che non bisogna scoraggiarsi. Prima di tutto ciascuno deve sentire che gli vogliamo bene, anche se è il più monello, poi dobbiamo pregare sempre per loro e saperci accontentare di quel poco riscontro che essi sanno dare: una giusta intuizione al momento opportuno, lo stupore nei loro occhi e – da non sottovalutare – la loro costante presenza.

                                                                                                                 Anna