Category Archives: CVX Bergamo
Fondazione San Giorgio – Proposte 2021/2022
Vedere Nuove Tutte le cose in Cristo
LETTURA e COMMENTO del
“Racconto del pellegrino Ignazio”
Proposta Esercizi nella Vita Ordinaria
Diocesi di Bergamo 2021 / 2022
Iniziative sull’Anno Ignaziano 2021/2022
Preghiera dell’Anno Ignaziano
Il Racconto del Pellegrino
Link Utili
https://ignatius500.global/it/welcome-italiano/
https://cis-esercizispirituali.net/anno-ignaziano/
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-05/videomessaggio-papa-francesco-preghiera-anno-ignaziano.html
https://www.youtube.com/playlist?list=PL0OnbX3C2yostbUSdyI6xSUXvaQpN2Jiv
Celebrazione degli impegni in CVX – Ad maiorem Dei gloriam
E’ stata molto intensa la partecipazione all’Eucarestia prefestiva di sabato 3 dicembre 2016, festa di San Francesco Saverio, durante la quale alcuni membri della nostra comunità hanno pronunciato l’impegno.
Ma cos’è l’impegno?
Chi appartiene alla CVX vive la propria spiritualità tenendo come punto di riferimento la comunità, essenziale nell’aiutare ciascuno a crescere nella fedeltà alla propria vocazione e missione.
Durante il cammino di formazione, la comunità, appunto, propone ai nuovi membri di discernere in merito alla loro volontà di proseguire il cammino, chiedendo se hanno riconosciuto la CVX come propria vocazione all’interno della Chiesa. Chi dà risposta positiva pronuncia l’impegno temporaneo e dopo alcuni anni, sempre con un discernimento personale e comunitario e non prima di aver vissuto l’esperienza degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio, assume l’impegno permanente nella comunità.
L’impegno temporaneo esprime il desiderio di vivere il proprio presente secondo lo stile della CVX e di ricercare con determinazione la volontà di Dio, utilizzando gli strumenti ignaziani. Questa decisione non è facile da prendere per tutti, perché ci si preoccupa di non riuscire a restare coerenti. In realtà si tratta solo di un punto di partenza per un cammino nuovo, che va più in profondità nella sequela di Cristo secondo lo stile CVX. La comunità ha il compito di ricordare che si tratta di capire quale risposta desideriamo dare ad un Signore che ci ama e ci chiama così come siamo.
Qualcuno teme di legarsi attraverso l’impegno permanente con un laccio che appesantisce la vita, prendendo una decisione che compromette la propria libertà. È frutto di un cammino rendersi conto che si è liberi nella misura in cui si sa dare alla propria vita l’orientamento che risponde ai desideri più profondi del proprio cuore. “Permanere – diceva Umberto Bovani, ex-presidente della CVX nazionale – significa osare ed andare fino in fondo, non sostare sulla soglia. E’ atto di responsabilità”. E’ come l’atto di fiducia che Maria ci testimonia con il suo “Sì” alla proposta dell’Angelo, diventando per ciascun membro della CVX modello della nostra risposta alla chiamata.
E’ alla luce di questo che sabato 3 dicembre 2016, dopo uno specifico percorso di formazione, Maria Cristina, Maria Novella, Mario e Stefano hanno pronunciato il loro impegno temporaneo,
mentre Miett e Patrizia hanno assunto l’impegno permanente. Con emozione, a stento celata, la coordinatrice ha chiamato a presentarsi alla comunità e alla chiesa locale riunita per la celebrazione eucaristica le persone che avevano manifestato la volontà di impegnarsi. Insieme, prima gli uni, poi le altre hanno pronunciato la formula specifica per ciascun impegno mentre subito dopo gli altri membri presenti della comunità hanno rinnovato il proprio impegno preso anni fa.
Al termine della Messa è stato consegnato a ciascuno un segno:
- a chi ha preso l’impegno temporaneo una piccola chiave a significare la disponibilità ad aprire senza paura il cuore al Signore;
- a chi ha preso quello permanente un anello che porta inciso il Padre Nostro per suggerire la fraternità.
La celebrazione è stata presieduta da P.Massimo Tozzo SJ, assistente della CVX di Bergamo; hanno concelebrato Mons.Gianni Carzaniga, parroco di S. Alessandro in Colonna (che dopo la partenza dei Padri Gesuiti conduce la chiesa di S. Giorgio) e Don Tullio.
Il 3 dicembre è la festa di S.Francesco Saverio, uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola, annunciatore del Vangelo e modello della missione: il suo scopo era quello di far crescere il nome di Gesù Cristo tra i popoli che non lo conoscevano. Voleva far sì che gli uomini conoscessero il loro Creatore e che il Creatore fosse glorificato dalle Sue creature.
È questo il motivo che ci ha spinti a scegliere questo giorno per la celebrazione degli impegni: che la nostra missione sia realmente un a festa, volta al raggiungimento della Maggior Gloria di Dio Padre (Ad maiorem Dei gloriam).
Giornata con P. Spartaco – 13 novembre 2016
Aspettavamo con ansia questa giornata, poiché più volte avevamo invitato “il nostro padre Spartaco” a ritornare a Bergamo, dove era stato per circa 10 anni come Direttore del Centro Giovanile San Giorgio.
Nostro, perché ha rappresentato per ciascuno di noi quell’incontro che ti cambia la vita, perché ti sorprende nella tua quotidianità senza creare false speranze o utopie irrealizzabili. Arrivato nel 1991 a Bergamo, è entrato in punta di piedi nella nostra comunità, ascoltando, osservando, non imponendo alcun modello prestabilito di apostolato.
Una persona di gran cuore, capace di ricordarsi il compleanno di ciascuno e di avere sempre il tempo per incontrare chi stava attraversando qualche difficoltà fisica o interiore.
E’ proprio per questa sua umanità accogliente e gioviale che è riuscito a conquistare la nostra fiducia e ci ha reso disponibili all’ascolto a alla realizzazione di nuove proposte comunitarie, che hanno portato alla nascita della CVX di Bergamo.
P.Spartaco ha posto il seme della Parola nel cuore di ciascuno e ha saputo aspettare con pazienza che morisse per portare frutto.
Così l’invito ai giovani degli anni 90 di andare a Napoli per partecipare ad un convegno CVX, dal quale erano poi tornati abbastanza scettici e poco convinti sulla concretezza della spunti ricevuti. Veramente negli anni successivi questo seme è diventato desiderio e successivamente scelta consapevole di appartenere ad una comunità di vita cristiana.
Più volte negli ultimi tempi avevamo provato ad invitarlo, ma per vari motivi aveva sempre rimandato. Ormai non ci speravamo più, dato che le sue condizioni di deambulazione ultimamente erano peggiorate.
Invece una sua telefonata ci ha riempiti di gioia quando abbiamo appreso la sua volontà di venirci a trovare a Bergamo il 13 novembre. Ci siamo subito attivati spargendo la notizia della sua visita tra tutti coloro che lo avevano conosciuto.
Finalmente ecco il gran giorno: Cesare e Paolo sono partiti di buon’ora e sono andati a prenderlo a Padova, dove risiede in una casa di riposo gestita dalla Fondazione OIC (Opera Immacolata Concezione). Che gioia alle 10.00 vederlo varcare felice il cancello del Centro S. Giorgio, dove ad attenderlo c’erano tutti, i suoi ragazzi, ormai cresciuti, e i loro genitori diventati nonni.
Dopo una calda accoglienza tra tanti volti amici, ci siamo preparati per la Santa Messa, radunandoci nella nostra ex cappella, dove avevamo pregato insieme e condiviso le feste per la Prima Comunione dei nostri figli. Oggi questo spazio è diventato una sala giochi per i ragazzi della Fabbrica dei Sogni, ma quel giorno sembrava di essere tornati indietro di qualche anno, perché in cappella si respirava uno spirito di comunità come ai bei tempi.
P.Spartaco si è commosso e l’ha più volte ripetuto durante l’omelia, sorprendendoci col suo timbro di voce ancora “potente”, nonostante i suoi 89 anni: il microfono non è servito e le sue parole hanno raggiunto il cuore di tutti, anche di coloro che si erano sistemati in fondo alla cappella.
Dopo la Messa, ci siamo riuniti tutti per condividere un pranzo, che è risultato abbondante e vario per la generosa collaborazione di tutti.
A tavola P. Spartaco ha scambiato familiarmente con ciascuno di noi, come ai vecchi tempi, quattro chiacchiere e i “vecchi ricordi” sono riemersi con profonda e sincera gratitudine.
Ci siamo lasciati a malincuore, ma con la promessa che ci rivedremo a Padova per festeggiare i suoi 90 anni tutti insieme.
Marianna
La Congregazione Mariana -> CVX a Bergamo
La Congregazione Mariana a Bergamo
La Congregazione mariana di Bergamo è stata eretta canonicamente il 4 marzo 1915 sotto il titolo dell’Immacolata ed aggregata alla Prima Primaria di Roma. Fra i Gesuiti incaricati di guidarla sono ancora oggi ricordati i padri Bettoni, Bertoli e Stropeni.
La CVX a Bergamo
A Bergamo la CVX è nata 25 anni fa su proposta di padre Spartaco Galante SJ. All’epoca erano molti i ragazzi fra i diciotto e i vent’anni che frequentavano il centro ed a loro Spartaco rivolse l’invito di partecipare al convegno annuale della CVX a Napoli. I partecipanti tornarono perplessi da quell’esperienza, ma in breve molti si convinsero della bontà della proposta e così si costituì il primo gruppo.
A distanza di qualche anno la stessa proposta fu rivolta agli adulti che frequentavano il centro, in gran parte genitori di quei ragazzi; precedentemente il loro ritrovarsi a S. Giorgio avveniva per il desiderio di confrontarsi sulle problematiche della vita di famiglia. Anche agli adulti l’idea di Spartaco parve inizialmente azzardata, ma anch’essi in breve fecero registrare un’adesione abbastanza consistente.
Per alcuni anni i due gruppi proseguirono su cammini paralleli, pur avendo entrambi come sorgente la spiritualità ignaziana scandita nei Principi Generali, il cui senso profondo è “integrare la propria vita con la fede” e “lavorare per la giustizia attraverso un’opzione preferenziale per i poveri”, sentendosi “impegnati a testimoniare quei valori che riguardano la dignità della persona, il bene della famiglia e l’integrità della creazione”.
Successivamente, in seguito alle scelte di vita, molti giovani si stabilirono altrove e si inserirono in contesti diversi; venne meno così la distinzione dei due gruppi.
L’esperienza della condivisione di vita alla luce della Parola e la revisione di vita alla luce degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio sono il motore che guida ciascuno dei membri della nostra piccola comunità. Il desiderio di confrontarsi con altri che condividono lo stesso orizzonte di fede si manifesta nella partecipazione sempre abbastanza numerosa alle convocazioni delle Assemblee e Convegni Nazionali.
Di anno in anno, con la guida del Padre assistente, si sceglie un tema su cui improntare la formazione: dai Vangeli alle Lettere di Paolo ai documenti della Chiesa.
Inoltre tre domeniche all’anno sono dedicate alla “giornata comunitaria”: un giorno per stare insieme condividendo ascolto, preghiera e cibo rinsaldando i legami fra di noi e cercando nuove modalità per esprimere la nostra scelta di vita nel mondo.
All’inizio degli anni 2000 la lettura dei segni dei tempi ci ha fatto scorgere una specificità dell’opzione preferenziale per i poveri nell’arrivo massiccio nel quartiere di persone di etnie diverse. Da allora si è avviato come forma di servizio tra i membri della nostra comunità il volontariato presso la Fabbrica dei Sogni.
Altri tipi di apostolato sono la catechesi, la cura dei fidanzati e degli sposi, il centro di primo ascolto, l’assistenza agli anziani, l’offerta della propria professionalità laddove risulti utile.
Per dare continuità all’ispirazione ignaziana, anche in previsione della chiusura della residenza dei Padri in Bergamo, già dal 2006 la Compagnia di Gesù aveva istituito la Fondazione San Giorgio (FSG), che accoglie al suo interno Enti aderenti alle sue finalità: attualmente la Comunità di Vita Cristiana e la Fabbrica dei Sogni. La FSG è nata “dall’accoglienza dell’invito evangelico ad entrare in relazione con ogni persona ed in particolare a compromettersi con i più poveri e fa sua la modalità di rapportarsi con l’umanità propria di Gesù” (dal Documento finale della Commissione incaricata di elaborare lo scenario della FSG – giugno 2005). Tali Enti, per statuto, “devono essere diretti istituzionalmente alla crescita della persona, colta in una visione globale dei suoi bisogni materiali, culturali, spirituali e relazionali ed alla promozione di integrazione tra etnie e culture diverse, con particolare attenzione ai minori e ai gruppi familiari” (dallo statuto – art 2).
Oggi
La progressiva riduzione della presenza dei gesuiti non ha scalfito l’assiduità delle persone che hanno abbracciato la CVX; anzi, ha stimolato un’ulteriore assunzione di responsabilità nella gestione del Centro Giovanile San Giorgio e dell’opera che in esso vive.
Nel 1999 padre Spartaco lasciava Bergamo e da allora San Giorgio non ha più avuto un gesuita dedicato. Padre Sandro Mattaini SJ, residente a Milano, dapprima a San Fedele, poi al Leone XIII, si è preso cura della comunità venendo ogni domenica a celebrare l’Eucarestia delle ore 11 e affiancando chi lo desiderava con l’accompagnamento spirituale. Inoltre una volta al mese riuniva il gruppo per la lectio divina.
Oggi la comunità è costituita da una ventina di persone che si riuniscono con continuità intorno alla Parola di Dio/proposta ignaziana, condividendone le risonanze.
Dal 2015 è assistente della CVX di Bergamo padre Massimo Tozzo SJ, residente a San Fedele in Milano. Con il suo arrivo si è operato un cambiamento nella conduzione degli incontri, anche in vista dell’annunciata partenza dei Padri dalla casa di Bergamo, avvenuta nel Novembre 2016.
Nell’anno sociale 2016-2017 si è così iniziata una rilettura delle radici ignaziane della CVX, cercando di recuperare con questa ricerca un maggior legame con la nostra identità e la forza per assumere nuove responsabilità. In particolare, si sono approfonditi alcuni brani inerenti l’appartenenza e l’impegno, che hanno portato alcuni di noi anche a prendere l’impegno temporaneo o permanente il 3 Dicembre 2016.
Nella seconda parte dell’anno si è scelto di leggere insieme l’esortazione di Papa Francesco Evangelii Gaudium, cercando in essa uno stimolo per aprire la comunità ed incontrare nel profondo ogni persona comunicando il fascino del Vangelo.