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Proposte Spirituali Teani – 19 Ottobre 2018
Salmo 1
Domande
► Avverto l’esigenza di resistere a una certa mentalità «mondana», che rischia di occupare il mio cuore?
► Nel ritmo della mia giornata/settimana, quanto tempo passo in ciò che è dispersione? Dedico un tempo preciso all’ascolto della Parola di Dio?
► Intuisco la bellezza di radicare la mia vita nella Parola del Signore? Quali passi concreti posso fare in questa direzione?
► In base alle risonanze che il Salmo ha suscitato in me, cosa desidero dire al Signore?
SOLO UNA TUA PAROLA – Itinerario di preghiera ignaziana
I padri Gesuiti hanno lasciato la residenza di Bergamo da pochi giorni: una partenza annunciata da anni, conseguenza della riduzione del numero di vocazioni, ma che che non vuole essere un abbandono.
Dal 2006, con l’istituzione della Fondazione San Giorgio, la Compagnia di Gesù ha intessuto una sempre più stretta collaborazione con i laici formati alla spiritualità ignaziana, affidando progressivamente loro la gestione del Centro Giovanile.
Da anni qui non è più presente un Padre, ma è assicurata la continuità della cura di quanti aderiscono al carisma ignaziano attraverso incontri formativi periodici, concordati con un gesuita residente a Milano. Quest’anno la formazione si è incentrata sulle radici ignaziane della CVX, la Comunità di Vita Cristiana, per il desiderio di alcuni di assumere l’impegno in essa. Così gli incontri, che hanno coinvolto anche la comunità di Milano, hanno presentato: “Le fonti ignaziane della CVX: gli esercizi spirituali” (P. Massimo Tozzo); “Appartenere e permanere nella comunità: l’impegno come dono di sé” (Marina Villa); “Andare alle frontiere: la dimensione apostolica dell’impegno del laico ignaziano” (Filippo Cecchini Manara); “Comunità locale e comunità mondiale: lo spirito universale di Ignazio e dei primi compagni “(P. Massimo Tozzo e due membri della CVX).
Con la partenza dei Gesuiti la chiesa di San Giorgio torna ad essere officiata dai sacerdoti della Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, ed è desiderio comune al Parroco e ai laici frequentanti che si mantenga in questo luogo la peculiarità dell’ispirazione ignaziana, che vi ha abitato fin dal 1874.
E’ così che, con la collaborazione dell’ufficio Diocesano Tempi dello Spirito, inizia un percorso di preghiera con metodo ignaziano. Le date degli incontri sono:
giovedì 17 novembre
giovedì 16 febbraio
giovedì 4 maggio
I tre incontri si terranno dalle ore 20.45 alle 22 e saranno guidati in San Giorgio da padre Massimo Tozzo, assistente della CVX bergamasca residente nella comunità di San Fedele a Milano, coordinatore degli Esercizi Spirituali del Nord Italia.
Contemporaneamente, in collaborazione con i gruppi di Lettura Continua della Parola, la proposta sarà presentata nel Vicariato della Val Imagna nella Chiesa Parrocchiale di Bedulita da don Antonio Perico e nella Parrocchia di Alzano Maggiore, nella Chiesa dell’Immacolata, da don Filippo Tomaselli.
Maria Scaglia Alberti
La festa di sabato 8 ottobre 2016 al Centro San Giorgio
E’ stato scelto un giorno qualsiasi nell’autunno, all’inizio dell’anno sociale, per fare festa al Centro San Giorgio, quasi a dire che un’azione di grazie si può compiere sempre, non ha bisogno di un giorno particolare.
Perché festa?
Per festeggiare i 25 anni di esistenza della CVX a Bergamo.
Voluta da padre Spartaco Galante SJ nel 1991, la Comunità di Vita Cristiana aveva coinvolto dapprima i giovani di allora, gli attuali over 45, e subito dopo gli adulti. Con il suo carattere gioviale e le sue capacità di formatore, Spartaco era riuscito a introdurre di nuovo e a far apprezzare gli strumenti tipici della spiritualità ignaziana: gli esercizi spirituali, la preghiera sulla Parola e l’accompagnamento spirituale. E se è vero che in quegli anni il Centro giovanile si stava spopolando è inconfutabile che l’introduzione di questa “vecchia novità” ha fornito la base su cui si è andato costruendo il nuovo Centro Giovanile: dal Progetto San Giorgio, scritto da una commissione incaricata di pensare un futuro possibile per quel luogo, all’associazione “Fabbrica dei Sogni”, fino alla Fondazione San Giorgio, istituita nel 2006 e alla sua nuova versione in via di formulazione.
Festa anche per salutare la Compagnia di Gesù che formalmente stava per lasciare Bergamo.
Quando ero arrivata a Bergamo, nel 1982, al Centro c’erano tre padri a tempo pieno; Spartaco è stato l’ultimo a lasciare. Dopo di lui abbiamo avuto soltanto Gesuiti “prestati” dagli istituti di Milano di Villa Pizzone o di San Fedele.
A presidiare la chiesa sono rimasti fino all’inizio di novembre p. Diego Brunello, superiore, e p. Rossini, che per anni era stato missionario in Brasile, coadiuvati da f. Orlando Zanatta.
L’8 ottobre intorno all’altare sono convenuti a concelebrare altri gesuiti che nel tempo avevano avuto un ruolo per i Bergamaschi.
P. Giangiacomo Rotelli, cui molti sono rimasti affezionati per la sua capacità di ascoltare e di dire poche parole, ma … quelle di cui ciascuno ha bisogno. Era stato dapprima superiore, poi primo presidente della Fondazione San Giorgio.
P. Roberto Boroni, viceprovinciale del Nord Italia all’inizio degli anni 2000: era stato lui a dare l’avvio alla responsabilità laica nella gestione del Centro giovanile.
P. Nicola Gay, succeduto nella presidenza della Fondazione a Giangiacomo, ha seguito con discrezione l’evoluzione della realtà bergamasca.
P. Maurizio Teani, bergamasco cresciuto nel Centro giovanile; negli anni ’70 seguiva la formazione dei ragazzi; per anni ha insegnato Teologia all’università di Cagliari ed ora è superiore a San Fedele.
Sull’altare c’erano anche p. Francesco Cavallini, giovane gesuita bergamasco e il cappuccino Marcello Longhi, che aveva frequentato il centro giovanile.
Altri padri, impossibilitati ad essere presenti, hanno inviato il loro saluto: Pino Amigoni, apprezzatissimo dai ragazzi negli anni ’70, Giovanni Giacomelli, profondo nella sua essenzialità, Roberto Gazzaniga, che fu superiore e direttore, Spartaco Galante, amato dai giovani e dai meno giovani, Sandro Mattaini, precedente assistente della CVX, Claudio Barretta, vice-provinciale, Massimo Nevola, assistente nazionale della CVX.
E’ stata anche l’occasione per inaugurare la mostra sulla storia di San Giorgio che i ragazzi grandi della Fabbrica dei Sogni hanno preparato in alcuni mesi di lavoro, consultando vecchi diari, verbali e album di fotografie ingiallite.
Tutto è stato coronato dall’apericena, la cena multietnica divenuta tradizionale, preparata dalle mamme dei ragazzi della Fabbrica con i cibi delle loro terre di origine.
Quella sera eravamo veramente tanti, di età diverse, a testimoniare il valore dell’opera svolta in 140 anni dalla Compagnia di Gesù a Bergamo.
E’ stato emozionante cogliere sui volti e negli sguardi il piacere di incontrare persone che non si vedevano da anni, ma che erano state importanti nel percorso di vita di ciascuno.
Alcuni si sono fermati a ricordare i bei tempi andati; altri, sollecitati dalla presenza dei ragazzi e delle mamme della Fabbrica, si sono spinti a chiedere quale sia l’attuale attività che si svolge a San Giorgio, quali difficoltà, quali prospettive.
E qualcuno ha detto: “Doveva morire quello che c’era perché nascesse quello che c’è ora”.