I 150 anni di San Giorgio

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Sabato 7 dicembre scorso abbiamo celebrato i 150 anni di esistenza del Centro San Giorgio, un’istituzione nota in città per aver contribuito a formare centinaia di giovani e che ora continua questa sua missione formativa rivolgendosi ai giovani provenienti da tutti i Paesi del mondo.

L’organizzazione della serata prevedeva il ritrovo nel Teatro San Giorgio per la presentazione della storia del Centro Giovanile e delle sue trasformazioni avvenute con il succedersi dei diversi Padri, un concerto e infine un buffet nei locali dell’oratorio.

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P. Maurizio e P. Francesco

Non ci si aspettava un successo del genere: ancora nel pomeriggio stesso di sabato abbiamo ricevuto richieste di persone che avrebbero voluto partecipare, grazie ad un passa parola fra gli ex sangiorgini. Alla fine la sala del teatro era piena.

Sono intervenuti padre Maurizio Teani S.J., presidente della Fondazione San Giorgio e padre Francesco Cambiaso S.J., vicepresidente. Padre Ronny Alessio S.J., il Superiore della Provincia Euro-mediterranea dei Gesuiti, che non ha potuto essere presente, ci ha mandato un messaggio di stima e incoraggiamento per l’opera che portiamo avanti.

Alla serata erano presenti in molti tra quelli che sono cresciuti e si sono formati nei cortili di San Giorgio, dai ragazzi degli anni ‘70 a quelli che negli ultimi due decenni hanno popolato questo luogo, riportando colori, vita e vitalità, oltre a numerose nuove lingue e tradizioni nel progetto della Fabbrica dei Sogni, l’associazione che attualmente occupa e dà un senso ai nostri spazi.

150_assembleaDopo la parte introduttiva è stato proiettato un video con brevi interviste a persone che hanno vissuto l’esperienza di appartenenza al Centro: persone di tutte le età che hanno comunicato l’importanza che ha rivestito per la loro vita l’essere passati da questo luogo. Abbiamo vissuto la continuità tra ciò che prima era San Giorgio, un oratorio che portava avanti la formazione cristiana dei giovani, a ciò che ora quegli stessi giovani l’hanno fatto diventare: un luogo in cui cercare costantemente le risposte alle necessità del nostro tempo e lavorando con tutti gli uomini di buona volontà per il progresso e la pace, la giustizia e la carità, la libertà e la dignità di tutti gli uomini.

150_coro Si è esibito poi il coro gospel Sant’Antonio David’s singers, diretto dal maestro Valerio Merigo, di cui fanno parte anche due sangiorgini, apprezzatissimo dal pubblico, anche se ha potuto intervenire solo la metà dei coristi a causa del ridotto spazio del palco.

Il Gospel parla di Dio agli uomini, è una preghiera sul Signore. Una delle caratteristiche del canto afroamericano è l’avvicendarsi del solista con il coro, in un crescendo che spinge i fedeli a sentire anche in modo fisico il canto. I vari brani hanno creato l’atmosfera di attesa che preannuncia l’arrivo del Re Salvatore, che porterà la pace dove c’è la guerra; alcuni canti hanno introdotto il tema del cambiamento, inteso in modo universale: Dio ha cambiato il mio modo di vivere, di pensare, di pregare.

150_ragazziE per finire un ricco buffet preparato da tutta la comunità ha dato modo ai molti intervenuti di riabbracciarsi dopo tanto tempo e scambiarsi ricordi dei bei giorni trascorsi a San Giorgio. Alcuni dei meno giovani hanno espresso nostalgia, ricordando i Padri Gesuiti che hanno lasciato un segno profondo nelle loro vite: in particolare padre Pino Amigoni S.J., direttore del Centro negli anni ‘70, padre Maurizio e successivamente padre Spartaco Galante S.J.. Le ultime generazioni, animate da un forte sentimento di gratitudine per quanto ricevuto dalla Fabbrica dei Sogni, hanno chiesto di riproporre momenti di incontro fra loro e con gli adulti che li hanno affiancati nella crescita.

Incoraggiato dall’interesse suscitato dall’iniziativa, il Consiglio della Fondazione sta pensando di promuovere altre occasioni di incontro.

Maria Scaglia Alberti